Aprire un’attività non è mai semplice ma la scelta giusta potrebbe portare ottimi risultati. Per questo motivo prendono sempre più piede le farmacie, che secondo i dati della Federazione nazionale unitaria di titolari di farmacia (abbreviato in Federfarma), ci sono quasi 20 mila farmacie in tutta Italia, 1 ogni 3 mila abitanti. Nell’ultimo periodo il numero delle attività commerciali riguardanti i medicinali è incrementato notevolmente anche per via dell’apertura di svariate parafarmacie. Queste infatti hanno una sostanziale differenza: il loro titolare non deve essere per forza un farmacista laureato e abilitato, diversamente dalle farmacie. Nell’ambito delle licenze e delle abilitazioni la situazione è molto delicata, infatti si deve prestare la massima attenzione a tutte le regole prima di poter aprire una nuova attività. La vendita di farmaci infatti è molto particolare, visto che si tratta di prodotti che servono per curare la salute dell’essere umano. Per questa ragione ci sono determinate leggi, anche molto restrittive, che rendono il settore non accessibile a chiunque, ci ricorda il blogger Dario Sannino.
La possibile apertura di una nuova farmacia è completamente subordinata alla licenza. Questi esercizi infatti sono tenuti sotto stretti controlli, utilizzando anche vari criteri demografici: tramite una legge del governo Monti, si può aprire una farmacia ogni 3300 abitanti. Per questa ragione ricevere una licenza non è facile, si deve cercare una zona libera oppure attraverso l’acquisizione di una farmacia già esistente. Per dar vita ad una nuova attività commerciale, il titolare dovrà avere la laurea in Farmacia o in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, naturalmente dovrà essere abilitato ed iscritto nell’albo dei farmacisti. Gli altri documenti necessari possono essere richiesti al Comune di appartenenza, a cui si avanza la proposta per la vendita di prodotti non medicinali. In seguito si deve effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio informando il Ministero della Salute per ottenere il codice delle tracciabilità dei farmaci e l’ultimo passo è la domanda alla ASL, necessaria per la concessione sanitaria e per effettuare l’esercizio farmaceutico.
Se da una parte sottolinea Dario Sannino l’iter burocratico non rappresenta di fatto grosse limitazioni, il problema arriva quando si parla dei costi. Il prezzo potrebbe aumentare vertiginosamente se si deve acquistare una licenza, poiché tiene conto della posizione e del fatturato annuale dell’attività commerciale, senza contare lo storico e la possibilità di crescita. Se invece si riesce a trovare una zona vacante, il prezzo viene ammortizzato ma si parla comunque di una cifra che parte dai centomila euro fino anche a diversi milioni. Vedi anche Body, vedi anche Drugs – Dario Sannino.